giovedì 20 dicembre 2012

Fukurou Ninja Dojo sul Blog Karate Sen



Con Grande piacere ed Onore il Team del blog Nazionale Karate Sen,leader nella Rete per i suoi articoli sul Karate e il Budo in generale,ci ha creato una pagina accuratamente dettagliata.
Arigatou Gozai Mashita!!!


Fukurou Ninja Dojo su "Budo International"



Il Fukurou Ninja Dojo è stato inserito nell'elenco dei Dojo della prestigiosa Rivista a livello Mondiale "Budo International".

Altro Grande passo. 

Cliccando sull'icona accederai direttamente alla pagina relativa ai Dojo Siciliani di Arti Marziali dove troverai anche noi.

domenica 9 dicembre 2012

Le 5 Grandi Falsità dette sui Ninja e i Samurai



  • Prima falsità - "Il Samurai può decapitare a piacimento a qualsiasi vasallo senza dare nessuna spiegazione". 

La realtà è molto meno sadica. Nel codice d'onore del Samurai o Bushido (Via del guerriero) esisteva quello che si conosce come  Kirisute Gomen, norma che senza dubbio diede luogo a questa esagerazione del cinema d'azione. Il Kirisute Gomen permetteva al Samurai a farsi giustizia da solo, però sempre dando le rispettive prove del perchè al so Daimyo (Signore feudale) per giustificare la sua azione.
I Samurai - come ogni nobile e guerriero -, dependevano dai commercianti e contadini per alimentarsi e vivere, per quello che i codici delle leggi feudali precisavano che i vassalli dovevano essere trattati con rispetto e cortesia. Incluso le Kataki Uchi (sanguinarie vendette tra famiglie nobili) dovevano  essere appropriate y supervisionate dallo Shogun prima di compierle.
I duelli con la katana (espada) erano illegali lo stesso quelli con il bokken (spada di legno chee poteva provocare serie ferite incluso la morte per mano di un esperto). La legge era severa con il transgressore e ne poteva conseguire la sua umiliazione,ed  esecuzione  pubblica e la destituzione di tutta la sua famiglia, per quanto nobile fosse.

Salvo eccezione, i Samurai (servitori) no si dedicavano a tagliare impunemente le teste dei vasalli che li attorniavano, correvano il rischio, non solo di essere considerato un assassino e di essere perseguitato come tale, fino a che i suoi atti potevano portare alla rovina tutta la sua famiglia.

  • Seconda falsità - "Solo i Samurai potevano apprendere e practicare arti marziali".


E' certo che i Samurai, in base alle loro condizioni di casta guerriera, possedevano una serie di privilegi: pertanto solo a loro era permesso possedere e portare una katana con se anche in tempo di pace, nei campi di bataglia solo loro potevano montare a cavallo e portare  l'armatura (Yoroi), e avevano preferenza nell'ora di entrare in una scuola di arti marziali e ricevere gli insegnamenti da un maestro; qui terminano tutti i  suoi privilegi. 

La questione dipendeva sempre dai maestri o dalle scuole. Mentre alcune accettavano a qualsiasi discepolo che desideravano apprendere, altri solamente accettavano ai figli dei Samurai e della classe nobile. Nelle scuole che insegnavano a qualsiasi altra persona, tanto di origine nobile quanto di origine povero, dovevano sottometters a un rigoroso allenamento ed a una ferrea disciplina marziale.

Evidentemente, per ragioni economiche e culturali, il figlio di un Samurai aveva molta più facilità e vantaggi che il figlio di un contadino o di un mercante per iniziarssi alle arti marziali e dedicarsi a esse in corpo e anima; però questo non gli dava il privilegio esclusivo. Di  fatti , molti Ronin (Samurai che non si sottomettevan a nessun Daimyo) solevano vivere la propria vita insegnando arti marziali a chiunque, commercianti, artigiani che potevan pagare i suoi servizi.

  • Terza falsità - "I Ninja provenivano da una classe sociale inferiore dei Samurai".


L'origine di questa confusione è molto chiaro, durante le interminabili guerre feudali tra i daimyo, questi sviluppi strategici bellici molto sofisticati. In un principio affittarono i loro servizi di delinquenti e banditi per missioni di spionaggio, però non risultavano efficaci per questo non rischiavano la vita per i loro clienti, ragion per cui devevano eleggere ai suoi più preparati, astuti e fedeli Samurai e convertirli in Ji-Samurai (guerrieri convertiti in contadini) e utilizzarli come spie.

Questi dovevano installarsi in territorio nemico e, con una identità falsa e una doppia vita, commettere atti di sabotaggio, agitazione, spionaggio e controspionaggio. Per quello che si sa queste familglie furono quelle che fondarono il Ninjutsu.

  • Quarta falsità - "I Ninja non prestavano fedeltà allo Shogún ne a nessun Daimyo, erano totalmente indipendenti".

Sebbene è certo che la cellula basica Ninja erano famiglie che si integravano in clan fortemente gerarchizzati, come si vede nelle falsità precedenti, i Ninja provenivano da famiglie maggiormente Samurai, eletti per compiere missioni delicate e sacrificate.

Tutti i Daimyo che si vantavano apparivano nel campo di battaglila con vari battaglioni di Ninja come truppe di fanteria specializzata in sabotaggio e imboscate.

Non erano indipendenti ne autonomi perche, di fatto, la maggioranza erano Samurai o discendenti degli stessi.

  • Quinta falsità - "I Ninja erano spie e assassini e mercenari".

Senza dubbio ci furono Ninja che si dietero a tale pratica e che offrirono i suoi servizi al meglio, però la grande maggioranza era fedele al suo Daimyo e come tale, solo in obbedenzia ai suoi ordini. Sie doveva spiare o uccidere lo faceva, e con tremenda efficacia; però non per denaro ma solo per onore, dovere y fedeltà.

I Ninja erano esseri umani, no super uomini. Non uccidevano per denaro, nello stesso modo che i Samurai non uccidevano per piacere. 

sabato 8 dicembre 2012

Arti Marziali e Sport da Combattimento.

Ninjutsu 
Arte Marziale Tradizionale

Spesso incontro nel mio cammino Marziale gente che pensa che Arti Marziali e Sport da Combattimento siano la stessa cosa. Ma Ovviamente non lo sono per tante differenze sostanziali.

Che differenza c'è tra arte marziale e sport da combattimento? Forse la più nota consiste nell'approccio filosofico: le arti marziali sono tradizionalmente permeate di ricerca filosofica, introspettiva, contemplano lo studio di sè e del mondo circostante in modo da poter interagire con esso. Gli sport da combattimento sono, appunto, sport: hanno una spiccata finalità agonistica, al termine di un incontro deve esserci un vincitore proprio come avviene nelle gare di sci e nei tornei di calcio.

Arte Marziale Tradizionale

Sono meglio le arti marziali o gli sport da combattimento? Impossibile rispondere, perchè dipende da ciò che ciascuno di noi ricerca. Se l'obiettivo è l'acquisizione di un maggior equilibrio interiore, allora sono senza dubbio consigliabili le arti marziali; se cerchiamo una via di sfogo che potenzi il corpo e allontani i pensieri, se amiamo la competizione e ci piace metterci alla prova, allora ben vengano gli sport da ring! In termini di difesa personale, entrambe le vie sono percorribili e possono rivelarsi utilissime. fonte:



Affrontando il discorso da un punto di vista esclusivamente pratico l'Arte Marziale è per la sopravvivenza, lo Sport da Combattimento è sport.

Sport da combattimento. 


Durante un combattimento sportivo i praticanti sono uno davanti all'altro, sanno quello che devono fare, sanno come verranno attaccati e come dovranno difendersi, magari hanno anche avuto il tempo di studiare i precedenti incontri del loro sfidante, hanno uno spazio prestabilito, hanno un terreno adatto (ring, tatami, ecc), sanno che ci sono medici pronti a soccorrerli in caso di infortunio, in molti casi hanno le protezioni e soprattutto quasi sempre non possono colpire ed essere colpiti in punti vitali.

Nei combattimenti sportivi spesso il praticante è un "atleta" con un allenamento fisico di tutto rispetto e i fattori predominanti nel combattimento sono la forza, la velocità e la resistenza.
La maggior parte dei combattimenti di "Boxe" (Boxe, Thay Boxe, Kick Boxing, MMA, ecc) si basa anche sulle abilità e le strategie dei praticanti, ma maggiormente su quanto sanno picchiare forte e quanto sanno incassare i colpi e quindi non sono per tutti.

Nel combattimento "per la vita" tutto è diverso

Il praticante spesso non è un atleta o comunque non è un professionista, deve portare la pelle a casa e non c'è un arbitro a fermare l'incontro in caso di infortunio. Tutti i colpi sono validi, anzi, l'obbiettivo delle Arti Marziali è quello di non usare la forza e quindi si cercherà di utilizzare una strategia che permette di colpire proprio i punti vitali per arrestare anche chi è molto più forte. Perchè non si usa la forza? perchè se no vince il più "forte" e il più robusto ... nelle Arti Marziali la pelle a casa la devono portare tutti!

Non ci sono protezioni, lo spazio può essere aperto come ristretto, il terreno può essere difficoltoso e pieno di ostacoli, possono esserci armi o più aggressori e soprattutto non sai quello che devi fare e quello che farà l'altro ... probabilmente non lo hai mai visto prima.

Come si possono quindi paragonare a livello pratico le Arti Marziali e gli Sport da Combattimento? Ci sono mille fattori che creano due contesti completamente diversi!

Parliamo della dinamica

Durante un incontro sportivo i due praticanti saltellano uno davanti all'altro oppure passano svariati secondi cercando di afferrarsi, fanno avanti/indietro e destra/sinistra studiando il modo di muoversi dell'avversario, danno colpi leggeri di disturbo e studio e ne subiscono, hanno una guardia e si fronteggiano, ma soprattutto nella maggior parte dei casi praticano tutti e due la stessa disciplina.
Durante un combattimento vero molto probabilmente non c'è un "via", probabilmente uno dei due prenderà l'iniziativa, probabilmente si starà fermi e si studierà il momento, spesso non c'è una guardia visibile, non sai come si muove il tuo nemico e se conosce le Arti Marziali (o se è un rissaiolo incallito), difficilmente ci saranno colpi leggeri di studio ma quando si parte si DEVE finire perchè tutto può succedere.

Le dinamiche sono opposte e non confrontabili.
Su un ring uno fermo immobile con la logica del Marzialista senza le sue strategie e i suoi colpi in punti vitali, basandosi solo sulla forza e sulla resistenza, ha perso in partenza. Per strada un'atleta sportivo abituato ad un regolamento e a conoscere l'avversario (o almeno la disciplina che pratica) molto probabilmente non sarà pronto a subire senza "preavviso" dei colpi pericolosi e mortali.

ARTI MARZIALI : Si intendono quelle tradizionali - (Elenco in Ordine Alfabetico)

Seguono gli sport da combattimento da non considerarsi Arti Marziali ( in ordine alfabetico) 
MMA 
Seguono i sistemi codificati di Difesa Personale (in ordine alfabetico) 
Jeet Kune Do (abbiamo preferito non metterlo tra gli stili tradizionali appunto perchè è frutto di più sistemi)
M.G.A. FIJLKAM ( Metodo Globale Autodifesa Codificato dalla Federazione)
P.N.K. 


martedì 4 dicembre 2012

KOTARO KAZAMA

Fujin il Demone del vento
ispiratore del Clan dei Ninja Fuma Ryu

Associato alle tattiche Rappa, Kotaro Kazama era conosciuto per la sua enorme statura e il suo aspetto brutto.Kazama Kotaro era nato nel popolo di Kazamatsuri, in Hakone (città nel distretto di Ashigarashimo nella prefettura di Kanagawa ed è situato nella zona montagnosa ad est della prefettura. La maggior parte della città si trova dentro il fronte dell'attività vulcanica del Hakone-Izu, Paro Nazionale del Fuji, intorno al lago Ashi).

Con il resto della provincia di Sagami, l'area rimase sotto il controllo del clan Hojo di Odawara durante il período Sengoku.

L'invasione di Corea

Nell'anno 1592, e a prescindere che l'invasione fu un disastro,Kotaro Kazama fu inviato in aiuto alle truppe nella presa del fortificato Castello di Chiguju.

Il Ninja Kotaro Kazama e i suoi uomii,circa 50, presero fuoco alla parte posteriore del castello, lanciando un attacco a sorpresa ai difensori, usando le sue tattiche Rappa, mentre l'esercito giapponese principale attaccava dal fronte.

Fu questione di ore ed il castello cadde sotto le truppe giapponesi.

L'assedio del Castello di Osaka


Nell'anno 1614 il clan Tokugawa, che erano stati Shogun dal 1603, prese posto al Castello di Osaka, propietò di Toyotomi Hideyori, figlio dei Tokugawa.

L'assedio arrivó alla fine con una battaglia a passo lungo verso il sud del castello, nel quale i ninja in entrambi i lati lottarono insieme alle truppe regolari.

Alla fine Toyotomi fu sconfitto e si tolse la vita. 


La ribellione di Shimabara

Durante il 1580, el 5º Kotaro lavoró per la famiglia Hojo, essendo il più ricordato ninja, per le sue incursioni  notturne contro il signore della guerra Takeda Katsuyori.


Simbolo del Clan degli Hojo
diventato poi il simbolo del Clan Fuma Ryu
con il "Demone del Vento" Fujin

Nell'anno 1637, i cristiani che vivevano nella regione di Shimabara, nell'estremo sud del Giappone, si ribbellarono contro la represione religiosa e sociale, e raggiuntio l'obiettivo saccheggiarono e bruciarono il castello di Amakusa. Un'unità di ninja travestiti, si infiltrarono nel castello, raggiunto con successo il saccheggio degli alimenti.

Quando fu scoperta, l'unità ninja fece un drammatico volo saltando dalla parte superiore delle pareti del castello nel bel mezzo di una pioggia di frecce e armi dea fuoco.

A radice di questi eventi Hôjô-shi conferì a Kotaro Kazama il títolo di Fuma (Viento demoníaco), facendosi conoscere da quel momento come Fuma Kotaro.

Clan Fuma

Il clan aveva la sua sede nella prefettura di Kanagawa, ed erano specializzati in guerriglia, combattimento a cavallo e azioni navali di spionaggio. 

L'uso del nome cominció con il primo leader (jonin) del clan. Ogni leader successivo della scuola adottó lo stesso nome del suo fondatore, per questo che è diffícile identificarli separatamente. Questa scuola stava al servizio del clan Hojo di Odawara.

Fuma Kotaro fu il quinto e più conosciuto dei leader del clan Fuma. Nacque nella provincia di Sagami (attuale Prefettura di Kanagawa) in data sconosciudta,divenne famoso come il leader di una banda di 200 Rappa ("Spie da bataglia"), diviso in quattro gruppi: banditi, pirati, ladroni e assassini. 

Fuma Kotaro
rappresentato nella serie Tv 
"Shintaro il Samurai"

 Kotaro servi sotto Hojo Ujimasa e Ujinao Hojo. La sua maggiore realzzazione arrivó nel 1580, quando i ninja Fuma infiltratosi in gran segreto e attaccando nella notte un accampamento sotto il mandato di Takeda Katsuyori,realizzarono un grave caos nel campo che dette lugo ad un fratricidio di massa tra i nemici desorientandoli. Nel 1590, Toyotomi Hideyoshi assediò il Castello di Odawara, che finalmente cadde e il clan Hojo si vide obbligato ad arrendersi. 

Una storia popolare dice che Fuma Kotaro nel 1596 fu responsabile della morte del famoso Samurai/ninja Hattori Hanzo al servizio di Tokugawa Ieyasu, che lo inseguì fino a un canale del Mare Interno. Gli uomini di Kotaro avevano versato olio infiammabile nel canale e quando Hattori Hanzo arrivó nello stesso, i ninja di Kotaro dettero fuoco al canale. 

Kazama (Fuma) Kotaro era il capo dei ninja Fuma Ryu e discendente di uno dei più famosi ninja del Giappone (uno dei pochi menzionati da fonte storiche antiche), Kotaro Fuma Nobuyuki, decapitato nel 1603 per ordine di Tokugawa Ieyasu dopo essere stato catturato da un ex ninja chiamato Kosaka Jinnai.

Il suo successore fu Takeda Nobushige - secondo figlio del daimyo del período Sengoku Sanada Masayuki -, un gran guerriero rispettato della sua epoca e conosciuto come Sanada Yukimura.

Yukimura ricevette vari títoli tali come: “Eroe che appare una volta ogni cento anni”, “Demonio della guerra” o “Il guerriero numero uno in Giappone”.  Una leggenda racconta che Yukimura ha portato a dieci eroi durante l'assedio di Osaka chiamati “I Dieci Valenti di Sanada” (Sanada Juyushi), i quali erano un gruppo di ninja composti da:
  • Sarutobi Sasuke
  • Kirigakure Saizo
  • Miyoshi Seikai
  • Miyoshi Isa
  • Anayama Kosuke
  • Unno Rokuro
  • Kakei Juzo
  • Nezu Jinpachi
  • Mochizuki Rokuro
  • Yuri Kamanosuke
Dopo la sua morte, l'erede del Fuma Ryu fu il Nobuyuki Ryu, supervisionato da Sanada Nobuyuki. Sanada fu un samurai che nel 1622 - a soli 36 anni - si convirti nel "primo signore del clan Matsushiro" - dopo essersi sposato con Komatsuhine, una principessa Tokugawa (che dopo la Bataglia di Sekigahara, durante l'esilio di Masayuki y Yukimura, si fece carico dell'invío del cibo e altre necessità giornaliera ai feriti. Mori nel Konosu, Provincia di Musashi a 47 anni di età).

Sanada Nobuyuki si convirti nel "figlio della legge" del clan imperiale. Sanada visse fino a 92 anni.

Così fu che non si persero gli insegnamenti della Doku-ro della Fuma Ryu, assimilate da altre Ryu.


NOTA - Dati supportato da Odawara Hojo-ki e il Sengoku Jinmei Jiten.

  La foto di Kotaro Kazama fu presa da una pittura dell'epoca e che è in possesso della famiglia di Nariko Atksaki Osutawa, Sensei di Kyoshi Federico Fava Colucci.
  
Scritto in lingua Spagnola da Kyoshi Federico Fava, Kaisho Shodai Fuma Ryu Ninjutsu Society (Uruguay) e tradotto in Italiano da: Giorgio Barbagallo, Kaisho Shodai Fukurou Ninja Dojo e Rappresentante in Italia della Fuma Ryu Uruguay e Shinobi Dokurotai International.

Omote Gyaku - Foto

La Tecnica di Omote Gyaku viene attuata da una presa al bavero proprio perchè didatticamente serve capire che la leva puoi farla ad una distanza ravvicinatissima senza sperare di "acchiappare" al volo un pugno che viene ritratto immediatamente dopo ed il cui polso perdi nel momento stesso in cui pari in quella maniera.

In tecniche più avanzate vi sono Omote- ed Ura- gyaku portate da un attacco di pugno, ma viene premesso che l'attacco arrivi da una corta distanza a livello jodan tale per cui per tempismo non si riecsce a togliere la faccia ma la si protegge con le mani come se fossero un guantone da baseball. Da questa parata le mani avvolgono automaticamente la mano per la leva (per cui con un buon timing e riflessi preparati si può portare in leva da un attacco di pugno) e soprattutto si sfrutta il movimento naturale di ritrazione del pugno per accentuare la leva indietro e lateralmente uke. Inoltre è possibile portare delle percussioni ai muscoli o alle ossa per agevolare "l'ammorbimento" dell'avversario.

 Seiza Rei

 Doko No Kamae

 Omote Gyaku

 Omote Gyaku / Kote Gaeshi

 Omote Gyaku Yame

 Omote Gyaku Randori   

Omote Gyaku Randori

venerdì 23 novembre 2012

Hattori Hanzo il Ninja Inesistente

Hattori Hanzo Samurai o Ninja??

Vorrei sfatare oggi una falsa leggenda che vede come protagonista il leggendario guerriero,Hattori Hanzo,presentatocelo dalla massa, dai Manga e serie Tv come il più noto Ninja del Clan Iga ma era realmente un Ninja? Vedremo.

HATTORI HANZO: Il Ninja Inesistente

Una delle famiglie più famose di Iga fu senza dubbio la famiglia Hattori. Provenivano da Otomo Hosoto, un alto membro di una delle più importanti famiglie sia Giapponesi che Cinesi.

La famiglia Otomo stava al servizio della famiglia reale, principalmente per la loro conoscenza in materia di guerra. Ai membri della famiglia Hattori che servivano sotto la famiglia Otomo gli si permise nel tempo formare una sua propia discendenza.


Si dice che fu Heinaizaemon Ienaga Iga (il fondadore della Kumogakure Ryu) il quale gli dette al figlio maggiore Hattori Heitaro Koreyuki il diritto di usare il nome di Kami Hattori. Il Figlio medio di ,Hattori Heijiro, Yasuyori fondó il nome della famiglia Naka Hattori e il figlio minore Hattori Heijiro Yasunori fondó il nome della famiglia Shimo Hattori.

 Hattori Hanzo con la Yoroi  che lo
contrastingueva come Samurai
notare il Mon con le 8 punte di freccia

Ogni famiglia possedeva il propio scudo (Mon),essendo quello di Kami Hattori Yahazu Nihon (due punte di freccia), quello di Naka Hattori Ichimotoe (un arco) e quello di Shimo Hattori Yaguruma (otto punte de freccia in un anello).


 Mon del Clan Hattori Hanzo
    in origine erano 8 punte di freccia  

Che ogni famiglia possedeva il propio scudo (Mon) si deve a quelli che avevano lo stesso rango come Samurai.

Daccordo con i libri di storia del Giappone, Hattori Hanzo era un samurai di Iga. Quando Oda Nobunaga invase Iga, solo 80 persone delle 3 famiglie Hattori sopravvissero.
Questi partirono e andarono in distinte parti del Giappone. La famiglia Kami Hattori fuggì presso villa Nagaoka en Echigo. La famiglia Shimo Hattori ricevette protezione dalla famiglia Tokugawa en Mikawa, o dalla famiglia Ochi a villa Takatori, nella provincia di Yamato. La famiglia Naka Hattori si rifuggiò tra le montagne di Nakano.
Hattori Hanzo fu figlio di Hattori Nazo Yasunaga, che fu un vasallo della familia Tokugawa, in questo período Tokugawa si conosceva come Matsudaira. Questi appartengono alla línea familiare di Kami Hattori.

Hattori Hanzo fu iniziato alle arti marziali e le usò come la sua principale occupazione nella vita. Nel 1557, quando Hattori Hanzo aveva 16 anni di età, stava in battaglia per la sua prima volta. Fu in una notte quando Tokugawa Ieyasu attacò Uzichijo en Migawa (il castello di Udo). Ottenne la sua prima ricompensa a causa delle sue straordinarie abilità di combattimento sul campo di battaglia. Si concquistò l'apoggio di Iwami No Kami (il fantasma), e perfino Tokugawa riconobbe sue abilità. Successivamente fu chiamato nella bataglia di Mikata Gahara en 1542.
Hattori Hanzo,prese il soprannome di Oni no Hanzo (Hanzo il demone) grazie alle sue abilità tattiche.

Il 2 Giugno,del decimo anno di Tensho (1582 DC), Ieyasu Tokugawa (che solo dopo arrivò a essere Shogun) stava nel cammino di ritorno verso Kyoto dopo aver avuto una visione verso la frontiera. Egli non aveva sufficientemente guardie nel suo gruppo, essendo cosciente della possibilità di essere attaccato dalle forze Akechi, che avrebbero potuto bloccare il cammino e preparare un imboscata.

Proprio per questo tra gli alti ufficiali di Tokugawa sorsero opinioni contrastanti circa la discussione su come proteggere al proprio superiore. L'opinione generale fu che quando Ieyasu rientrava dal suo luogo di nascita (Migawa),le sue truppe dovevano essere riunite e dovevano prendere l'iniziativa attaccando le truppe di Akechi.

Oda  Nobunaka
                                                                  

Durante questo periodo turbolento che seguì la morte di Oda Nobunaga, Hattori Hanzō offrì al futuro Shogun Tokugawa Ieyasu una via di fuga passando attraveso la regione dei Koga e Iga per potere ritornare alla Provincia Mikawa. Ieyasu, quando si convertì a Shogun assunse dei ninja come guardia del Castello di Edo, il Quartier Generale dello Shogunato Tokugawa.

    Ieyasy Tokugawa
                                                               

Hattori assunse 200 Uomini di Iga-ryū nelle vicinanze di Yotsuya vicino a Edo (l'attuale Tokio). Gli uomini di Iga furono impiegati come guardie di chiavi delle porte del castello e tal volta furono usati come agenti di spionaggio per gli Shogun. La porta ad Ovest del Castello de Edo è chiamata "La porta di Hanzo" perchè la residenza del clan Hattori stava nelle immediate vicinanze.

 Castello di Edo 

 
  la porta di Hanzo

Il figlio di Hattori Hanzo, Hattori Masanari fu comandante delle guardie di Iga del castello di  Edo pero risultó essere  meno efficiente del padre, quando nel 1606, gli uomini di Iga si ribbelarono contro di lui a causa di maltrattamenti. I ninja di Iga continuarono ad essere impiegati degli Shogun del Clan Tokugawa fino a Tokugawa Yoshimune (governó tra il 1716-1745) licenziò a tutti i ninja dal lavoro di  spionaggio e li rimpiazzó con persone della località della Provincia Kii.

Sopaggiunto il momento di rientrare a Migawa, Tokugawa fu forzato a passare attraverso Iga, un luogo altamente pericoloso ed infetto da dei gruppi criminali, i Sansoku (banditi della montagna) e i Nobushi (guerrieri vagabondi). Ci fu una gran discussione circa le loro abilità per passare attraverso di qest'area, per raggiungere Migawa, con il ristretto numero di guardie chue Tokugawa portava con se. La domanda più frequente era, "Che possiamo fare se realmente è attaccato?".

Due ufficiali di alto rango, Tadakatsu Honda y Chuji Sakai, studiarono il problema.

Durante la questione,Tadakatsu si rivolse ad Hattori Hanzo ricordandosi che era nato nella regione di Iga. Così che lo chiamó e gli domandò se avesse qualche piano o una tattica per proteggere a Tokugawa.
Hanzo acconsentì e disse loro che aveva un buon piano in mente per la situazione.

A parte i Ninja di Iga c'era un'altro gruppo di ninja i Koga al quale si poteva chiedere aiuto. Hanzo aveva un amico nel Clan dei Koga Ninja il quale venne in soccorso di Hanzo con i suoi compagni Ninja, questo amico si chiamava Taro-Shiro.
Poterono anche in questa maniera, portare Ieyasu sano e salvo usando le tecniche speciali del Ninjutsu.
Più tardi i numerosi medoti di Hattori Hanzo furono ben ricompensati e fu aumentato di livello, al fronte dei guerrieri Hassenishi.

Hattori Hanzo morì in bataglia il 4 Diciembre del 1596 all'età di 55 anni, quando stava al comando di una truppa che terrorizzava ai Ninja Fuma Ryu in Kanagawa.

 Fuma Kotaro 
Leader dei Ninja Fuma Ryu

Hanzo e le sue truppe seguirono i Ninja Fuma Ryu fin dentro il mare, però i Fuma Ninja usarono tecniche sottomarine (Suitonnojutsu), per distruggere i timoni delle loro navi. Quando Hanzo e i suoi uomini saltarono  in acqua per nuotare verso terra i Fuma Ninja portarono dentro l'acqua del combustibile infiammabile e dettero fuoco all'acuq bruciandoli vivi; morirono tutti tra le fiamme. Ad Hattori Hanzo gli successe Hattori Masashige.

La popolazione del Giappone tuttavía canta lodi sulla vita di Hanzo nei dintorni di Kama Uchi; egli fu anche conosciuto come "Il grande lanciere", un guerriero molto foerte, anche nella storia non c'è nulla che lo lega al Ninjutsu, tutt'altro era più conosciuto come un Bushi (Samurai) di Iga.
 
Sotto il governo di Tokugawa Iemitsu, a molti  Ninja non gli piacque la forma in cui  furono trattati e disonorati, così che decidettro di pianificare una rivolta contro gli antenati di Hattori Hanzo, che molgrado tutto stavano ancora al servizio dello Shogun.

La rivolta fu conosciuta come "L'incidente del Tempio di Sasa", che fu respinta dalle truppe dello Shogun e i  leader oppositi furono catturati e giustiziati.

La rivolta portò al declino della grande era della famiglia Hattori, il lasciarsi vincere per propria mancanza di controllo, persero il loro status sociale,arrivando ad essere solo una ryu.
I suoi resti sono nel cimitero del Sainen-ji di Yotsuya, Tokyo, e lo stesso tempio contiene anche la sua lancia e il suo casco cerimoniale da battaglia.(Vedi foto).


                             Tomba di Hattori Hanzo                                
 La lancia (Yari) di Hattori Hanzo

Fonte: Wikipedia.uy - tradotto dallo Spagnolo.
Si Ringrazia: Kyoshi Federico Fava (Fuma Ryu Ninjutsu Society Uy)

mercoledì 31 ottobre 2012

Corsi Antiaggressione Femminile

La Fukurou Ninja Dojo con sede presso la palestra Olympic Club di Mascalucia (CT) propone corsi di Antiaggressione Femminile,finalizzato all'Anti Stupro.



Sono state codificate delle tecniche presenti nel Karate,Goshinjutsu,Aikijujutsu molto versatili e di facile e rapida esecuzione.

Simulando tentativi di aggressione "reale" la Donna svilupperà i giusti tempi di reazione mantenendo la calma e il sanguefreddo ed inoltre infondendo la giusta autostima evitando il panico dovuto all'adrenalina che si ha in fase di aggressione.


Diventa anche tu una "Pink Belt"




Per una Donna più sicura di se.

Se anche tu ci credi,unisciti al Team e potrai dire anche tu "STOP!!"

 STOP! alla violenza.

STOP! allo stupro.

STOP! agli stalker

STOP! ai maniaci.

STOP! ai Pedofili.





Fateci pervenire le vostre adesioni e faremo una lezione di prova GRATUITA.

Le lezioni sono da considerarsi  per le Donne di tutte le età.





FUKUROU NINJA DODO 

Olympic Club Palestre

C.so S. Vito 57,int 67
Mascalucia (Ct)

Info:
fumaryucatania@gmail.com

Fukurou Ninja Dojo

Iniziano Ufficialmente le lezioni di Ninjutsu Tradizionale e Moderno della Fukurou Ninja Dojo presso i locali dell'Olympic Club Palestre di Mascalucia (CT).



Le Scuole di Ninjutsu che la F.N.D. rappresenta in Italia e che è autorizzato ad insegnare sono le seguenti :
Fuma Ryu Ninjutsu Society (Ninjutsu Tradizionale) : http://blogs.montevideo.com.uy/FumaRyuUruguay
Begeiko Inzando Ryu (Ninjutsu Moderno) : www.bugeiko.com
Ninjutsu Shin Fuu Ryu (Ninjutsu Moderno) : http://www.shinfuuryuitalia.it/
La F.N.D. è riconosciuta dalla S.F. Ninja Society del 19° Soke Fuma Ryu GM° Harunaka Hoshino
La Fukurou Ninja Dojo collabora attivamente con altre scuole e alleanze di Ninjutsu Italiane e Straniere:
Kuro Kumo Ryu Ninjutsu con Sede a Ferrara - Italia  http://kojinnomichi.wordpress.com
Yuitsuten No Shita - Alleanza Marziale Italiana con Sede A Ferrara.
N.K.K. Ninja Kyokai Kokusai Con Sede Internazionale in Uruguay
Brotherhood of Traditional Arts con sede in Michigan U.S.A. http://www.triadicmartialarts.com
Nindo HoJutsu con Sede in Cile: www.nindohojutsu.cl
Black Belt Alliance http://www.bballiance.net/register.html#
World Ge Jutsu Federation Affiliato I.C.S.I. (Israeli College For Security and Investigation) e I.M.C.F


Quelle che seguiranno sono alcune foto fatte durante le lezioni di Ninjutsu. 

Schivata da pugno

Tecnica di BoJutsu
                                         
Tecnica di Fudoken
Ichimonji No Kamae

La classe in Ichimonji No Kamae

Ichimonji No Kata

Ichimonji No Kata - Omote Shuto

Sanshin No Kata - Chi No Kata

Sanshin No Kata - Chi No Kata

La Classe in Jumonji No Kamae

Fukurou Ninja Dojo (Scuola Ninja del Gufo) Secondo Clan Shin Fuu Ryu Italia che ha deciso di percorrere il cammino indipendente dall' Hombu Dojo.Il Clan Fukurou (Gufo) nacque da una costola del Koi Clan del M° III°Dan Valerio A. Musumeci,altro clan appartenente alla Shin Fuu Ryu - Italia unica a tutt'oggi scuola di Ninjutsu presente nel territorio catanese e in alcune palestre dell'hinterland.Visto la gran parte di scuole internazionali che hanno scelto la Fukurou Ninja Dojo (nella persona del suo fondatore Giorgio Barbagallo) di essere rappresentate in Italia,presto si costituirà in ASD e tra qualche anno nascerà un Dojo Ufficiale continuando sempre il rapporto di collaborazione con l'ASD Olympic.

FUKUROU NINJA DOJO
presso 
Olympic Club Palestre 
C.so S.Vito 57,int 67
Mascalucia (Ct)
Per info: 
fumaryucatania@gmail.com

mercoledì 25 luglio 2012

Honbû Dôjô Yuitsuten no shita

 Aperto Gruppo Honbû Dôjô su facebook “Yuitsuten no shita” Sotto un Unico Cielo”

Ecco l’indirizzo in cui potrete trovare il Gruppo:
http://www.facebook.com/groups/322778457811802/

lunedì 23 luglio 2012

Conferito titolo Onorario Kuro Kumo Ryu Ninjutsu

In Data 22 Luglio 2012 alla "Fukurou Ninja Dojo" nella persona dell'Istruttore Giorgio Barbagallo gli è stato dato il conferimento come membro onorario al Kuro Kumo Ryu Ninjutsu di Ferrara nella persone del Sensei Alberto Bergamini e Consorte.

lunedì 18 giugno 2012

"Essere Ninja non è una scelta o un diploma, riguarda solo te stesso che te lo riconoscano o no, dovrebbe essere importante solo per altri che non sono ..." (Proverbio Ninja)

Fuma Ryu Lineage

Albero Genealogico del XX°Secolo del lignaggio Fuma Ryu Ninjutsu Society.

venerdì 25 maggio 2012

Corsi di Arti Marziali 2012

L'Istruttore Yudansha Giorgio Barbagallo è lieto di informarvi che da Settembre 2012 il Dojo Fukurou sarà ospite nei locali della Palestra Olympic Club in C.So San Vito in Mascalucia.

Da Settembre partiranno i seguenti corsi propedeutici :

- Goshinjutsu (Difesa Personale trad. Giapponese)

-Ninjutsu (Arte dei Ninja*)

- Anti aggressione (Difesa personale femminile Antistupro)

N.B. * Per il Ninjutsu è previsto una formazione minimo di 3/4 mesi nel Goshinjutsu
 Per il Goshinjutsu e L'anti aggressione non è previsto alcuna conoscenza Marziale.